Nuova Riveduta:

Giobbe 3:1

Il lamento di Giobbe
Gr 20:14-18
Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il giorno della sua nascita.

C.E.I.:

Giobbe 3:1

Dopo, Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno;

Nuova Diodati:

Giobbe 3:1

Il lamento di Giobbe
Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il giorno della sua nascita.

Riveduta 2020:

Giobbe 3:1

Il lamento di Giobbe
Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il giorno della sua nascita.

La Parola è Vita:

Giobbe 3:1

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giobbe 3:1

Il lamento di Giobbe
Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il giorno della sua nascita.

Ricciotti:

Giobbe 3:1

Monologo di Giobbe.
A questo punto Giobbe, cominciando a parlare, maledisse il suo giorno

Tintori:

Giobbe 3:1

Giobbe si lamenta della vita
Allora Giobbe, aperta la sua bocca, maledisse il suo giorno,

Martini:

Giobbe 3:1

Giobbe per isfogo di natura maledice il giorno di sua natività, e la vita presente, dimostrando l'infelicità de' mortali, e dà quanti mali sia libero chi è subito privato di questa luce.
Indi Giobbe aperse là bocca, e maledì il suo giorno,

Diodati:

Giobbe 3:1

DOPO questo, Giobbe aprì la sua bocca, e maledisse il suo giorno.

Commentario abbreviato:

Giobbe 3:1

Capitolo 3

Giobbe si lamenta di essere nato Giob 3:1-10

Giobbe si lamenta Giob 3:11-19

Si lamenta della sua vita Giob 3:20-26

Versetti 1-10

Per sette giorni gli amici di Giobbe rimasero seduti accanto a lui in silenzio, senza offrire un consolidamento; allo stesso tempo Satana assalì la sua mente per scuotere la sua fiducia e per riempirlo di pensieri duri nei confronti di Dio. Il permesso sembra essersi esteso anche a questo, oltre che alla tortura del corpo. Giobbe era un tipo particolare di Cristo, le cui sofferenze interiori, sia nel giardino che sulla croce, furono le più terribili e derivarono in gran parte dagli assalti di Satana in quell'ora di tenebre. Queste prove interiori mostrano la ragione del cambiamento avvenuto nella condotta di Giobbe, dalla completa sottomissione alla volontà di Dio all'impazienza che appare qui e in altre parti del libro. Il credente, che sa che poche gocce di questo calice amaro sono più terribili delle più acute afflizioni esteriori, mentre è favorito da un dolce senso dell'amore e della presenza di Dio, non si sorprenderà nel constatare che Giobbe si è dimostrato un uomo di passioni simili a quelle degli altri; ma si rallegrerà del fatto che Satana è stato deluso e non ha potuto dimostrare che era un ipocrita; infatti, pur avendo maledetto il giorno della sua nascita, non ha maledetto il suo Dio. Senza dubbio Giobbe si vergognò in seguito di questi desideri, e possiamo supporre quale sarà il suo giudizio su di essi ora che è nella felicità eterna.

Riferimenti incrociati:

Giobbe 3:1

Giob 1:22; 2:10
Giob 35:16; Sal 39:2,3; 106:33
Giob 3:3; 1:11; 2:5,9; Ger 20:14,15

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